1.4) La realtà nel mondo delle reti

Iniziamo ad esaminare due importanti realtà nel mondo delle reti:

  1. OSI Reference Model;
  2. Internet Protocol Suite (detta anche architettura TCP/IP o, piuttosto impropriamente, TCP/IP reference model).

Un modello di riferimento è cosa diversa da un'architettura di rete:

Modello di riferimento
definisce il numero, le relazioni e le caratteristiche funzionali dei livelli, ma non definisce i protocolli effettivi
Architettura di rete
definisce, livello per livello, i protocolli effettivi


1.4.1) Modello OSI

L'OSI (Open Systems Interconnection) Reference Model è il frutto del lavoro della ISO (International Standard Organization), ed ha lo scopo di:

Esso non include di per se la definizione di protocolli specifici (che sono stati definiti successivamente, in documenti separati).

Principi di progetto seguiti durante lo sviluppo del modello OSI:

Il modello OSI consiste di 7 livelli (i maligni dicono che ciò fu dettato dal desiderio di rendere il modello compatibile con l'architettura SNA dell'IBM).


Figura 1-20: Il modello OSI

Spesso, per visualizzare le competenze (in termini di livelli gestiti) dei vari elaboratori sul cammino, si usano diagrammi simili al seguente:


Figura 1-21: Rappresentazione schematica dei livelli gestiti lungo un cammino

Si noti che il modello OSI non è un'architettura di rete, perché dice solo cosa devono fare i livelli, ma non definisce né i servizi né i protocolli. Per questo ci sono separati documenti di definizione degli standard.

Livello fisico

Ha a che fare con la trasmissione di bit "grezzi" su un canale di comunicazione.

Gli aspetti di progetto sono:

Si caratterizzano, tra gli altri:

Livello Data Link

Lo scopo di questo livello è far si che un mezzo fisico trasmissivo appaia, al livello superiore, come una linea di trasmissione esente da errori di trasmissione non rilevati.

Normalmente funziona così:

Incombenze:

Le reti broadcast hanno un'ulteriore problema: il controllo dell'accesso al canale trasmissivo, che è condiviso. Per questo hanno uno speciale sottolivello del livello data link, il sottolivello MAC (Medium Access Control).

Livello Network

Lo scopo del livello è controllare il funzionamento della subnet di comunicazione.

Inizialmente tale livello offriva solamente servizi connection oriented; successivamente fu aggiunta la modalità connectionless.

Incombenze:

Livello Transport

Lo scopo di questo livello è accettare dati dal livello superiore, spezzettarli in pacchetti, passarli al livello network ed assicurarsi che arrivino alla peer entity che si trova all'altra estremità della connessione. In più, fare ciò efficientemente, isolando i livelli superiori dai cambiamenti della tecnologia di rete sottostante.

Il livello transport è il primo livello realmente end-to-end, cioé da host sorgente a host destinatario: le peer entity di questo livello portano avanti una conversazione senza intermediari.

Si noterà che certe problematiche sono, in ambito end-to-end, le stesse che il livello data link ha nell'ambito di una singola linea di comunicazione; le soluzioni però sono alquanto diverse per la presenza della subnet di comunicazione.

Incombenze:

Livello Session

Ha a che fare con servizi più raffinati che non quelli del transport layer, come ad es.:

Come vedremo nel seguito, questo livello non ha avuto un grande successo.

Livello Presentation

E' interessato alla sintassi ed alla semantica delle informazioni da trasferire. Ad esempio, si occupa di convertire tipi di dati standard (caratteri, interi) da rappresentazioni specifiche della piattaforma HW di partenza in una rappresentazione "on the wire" e poi in quella specifica dell' HW di arrivo.

Anche questo livello non ha avuto molto successo.

Livello Application

Prevede che qui risieda tutta la varietà di protocolli che sono necessari per offrire i vari servizi agli utenti, quali ad esempio:

Attraverso l'uso di questi protocolli si possono scrivere applicazioni che offrono i suddetti servizi agli utenti finali.

1.4.2) Internet Protocol Suite

La "madre di tutte le reti" fu Arpanet, originata da un progetto di ricerca finanziato dal DoD (Department of Defense) americano. Lo scopo era creare una rete estremamente affidabile anche in caso di catastrofi (o eventi bellici) che ne eliminassero una parte. Arpanet, attraverso varie evoluzioni, ha dato origine alla attuale Internet.

Nel corso dello sviluppo, per integrare via via tipi diversi di reti, si vide la necessità di una nuova architettura, mirata fin dall'inizio a consentire l'interconnessione di molteplici reti (internetwork).

L'architettura divenne, più tardi, nota coi nomi di Internet Protocol Suite, architettura TCP/IP e TCP/IP reference model, dal nome dei suoi due protocolli principali. Essa non è un modello nel senso stretto del termine, in quanto include i protocolli effettivi, che sono specificati per mezzo di documenti detti RFC (Request For Comments).

I livelli TCP/IP hanno questa relazione con quelli OSI:


Figura 1-22: Relazione fra i livelli OSI e TCP/IP

I requisiti di progetto stabiliti fin dall'inizio (estrema affidabilità e tolleranza ai guasti, possibilità di interconnessione di più reti) portarono alla scelta di una rete:

Livello host-to-network

Il livello più basso non è specificato nell'architettura, che prevede di utilizzare quelli disponibili per le varie piattaforme HW e conformi agli standard.

Tutto ciò che si assume è la capacità dell'host di inviare pacchetti IP sulla rete.

Livello Internet

E' il livello che tiene insieme l'intera architettura. Il suo ruolo è permettere ad un host di iniettare pacchetti in una qualunque rete e fare il possibile per farli viaggiare, indipendentemente gli uni dagli altri e magari per strade diverse, fino alla destinazione, che può essere situata anche in un'altra rete. Dunque è connectionless. E' un servizio best-effort datagram. E' definito un formato ufficiale dei pacchetti ed un protocollo, IP (Internet Protocol).

Incombenze:

Livello Transport

E' progettato per consentire la conversazione delle peer entity sugli host sorgente e destinazione (end-to-end). Sono definiti due protocolli in questo livello:

Livello Application

Nell'architettura TCP/IP non ci sono i livelli session e presentation (non furono ritenuti necessari; l'esperienza col modello OSI ha mostrato che questa visione è condivisibile).

Sopra il livello transport c'è direttamente il livello application, che contiene tutti i protocolli di alto livello vengono usati dalle applicazioni reali.

I primi protocolli furono:

Successivamente se ne sono aggiunti altri, fra cui:

DNS (Domain Name Service): mapping fra nomi di host e indirizzi IP numerici;

NNTP (Network News Transfer Protocol): trasferimento di articoli per i newsgroup;

HTTP (HyperText Transfer Protocol): alla base del Word Wide Web.

I vari protocolli nell'architettura TCP/IP si collocano come segue:


Figura 1-23: Relazione fra i livelli e i protocolli dell'architettura TCP/IP

1.4.3) Confronto fra modello di riferimento OSI e architettura TCP/IP

Somiglianze:

Differenze di fondo:

Conseguenze:

essendo il modello OSI nato prima dei relativi protocolli, successe che:

I protocolli dell'architettura TCP/IP sono invece il punto di partenza del progetto, per cui:

Confronto fra pile di protocolli OSI e TCP/IP

I protocolli OSI non sono riusciti ad affermarsi sul mercato per una serie di ragioni:

Ad ogni modo, neanche l'architettura TCP/IP è priva di problemi:

In conclusione:

Nel resto del corso ci concentreremo su un modello di riferimento OSI modificato:


Figura 1-24: Il modello OSI modificato

1.4.4) Esempi di architetture di rete

Netware (Novell)

E' l'architettura di rete più diffusa nel mondo PC. E' precedente a OSI, e assomiglia molto a TCP/IP.


Figura 1-25: L'architettura Novell Netware

Nota: la pratica di avere un livello network best-effort e connectionless, e sopra esso un livello transport reliable e connected, è molto diffusa. Sono così anche:

Arpanet

Ncque a metà degli anni '60 (ai tempi della guerra fredda); il DoD volle una rete robustissima anche in caso di catastrofi, in grado di non interrompere le connessioni in atto anche se alcune sue componenti fossero state distrutte.

Si scelse quindi una rete packed-switched, formata dagli host e da una subnet di comunicazione costituita da vari IMP (Interface Message Processor) collegati da linee di trasmissione.

Il software venne diviso in due parti:

e furono definiti alcuni protocolli:


Figura 1-26: L'architettura di Arpanet

Successivamente Arpanet si sviluppò incorporando altre reti, il che mostrò l'inadeguatezza dei protocolli originari rispetto alle problematiche di internetworking.

Nacque di conseguenza, verso la metà degli anni '70, l'architettura TCP/IP, che il giorno 1/1/1983 divenne lo standard di Arpanet. TCP/IP fu poi mantenuta anche per l'evoluzione di Arpanet, NSFNET (metà degli anni '80), basata su linee da 56Kbps all'inizio e poi più veloci (1.5 Mbps nel 1990, 34 Mbps sulle linee principali oggi).

Il continuo aggiungersi di reti, ad Arpanet prima e ad NSFNET poi, ha creato quella che oggi viene comunemente chiamata Internet, costituita da milioni di host e utilizzata da decine di milioni di utenti. Internet si raddoppia all'incirca ogni anno, ed ha suscitato grande interesse sia per i privati cittadini che per le aziende.

Decnet Phase V (Digital)

Come già detto, Decnet Phase V è un'architettura di rete totalmente conforme al modello OSI. Decnet ha costruito una piattaforma comprendente i livelli 1, 2 e 3 del modello OSI, sulla quale possono appoggiarsi due diverse pile di protocolli:


Figura 1-27: L'architettura Decnet Phase V

SNA (IBM)

SNA (System Network Architecture) è un'architettura di rete ancora molto diffusa, sopratutto nelle grandi aziende dotate di sistemi informativi IBM. Nacque a metà degli anni '70, periodo in cui i sistemi informativi erano basati sull'uso di mainframe e terminali.

Fu pensata per connettere fra loro più mainframe, ai quali dovevano poter essere connessi moltissimi terminali, anche geograficamente lontani.

E' un'architettura estremamente complessa e poco adatta all'attuale impostazione dei sistemi di calcolo (reti locali e applicazioni tipo client-server) per cui IBM sta migrando verso una strategia di networking più ampia, nella quale viene fornito il supporto ad SNA, APPN (successore di SNA: architettura proprietaria ma di dominio pubblico), OSI, TCP/IP ed altri (fra cui Novell IPX).

L'architettura SNA è la seguente:


Figura 1-28: L'architettura IBM SNA

1.4.5) Autorità nel mondo degli standard

Queste sono le principali autorità nel mondo degli standard:


Torna al sommario | Vai avanti