Le Leggi 126, 129, 133 e il DL 180: materiale certificato e spunti di riflessione
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Indice degli argomenti
- Premesse:
- 1. cosa e' l'FFO e come lo si ripartisce
2. cosa e' un decreto-legge
- Il decreto legge (abbreviato con d.l.) e' un atto normativo avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità ed urgenza dal Governo, ai sensi dell' Art. 77 della Costituzione Italiana
- Il testo completo delle leggi (Fonte: il sito del Parlamento italiano)
- Decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, ''Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualita' del sistema universitario e della ricerca'', pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 263 del 10 novembre 2008. Un'analisi del CUN sul decreto, redatto il 19 novembre, e' disponibile qui; la lettera che introduce tale analisi e' disponibile qui. La conferenza stampa del Ministro Gelmini del 6 novembre 2008 e' disponibile qui
- Decreto-legge 9 ottobre 2008, n. 155 ''Misure urgenti per garantire la stabilita' del sistema creditizio e la continuita' nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali'', pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 237 del 9 ottobre 2008. Notare l'articolo 1.7(a).
- Legge 24 luglio 2008, n. 126 (ex decreto legge 93)
Breve spiegazione (di parte: estratta da un documento del PD; fa riferimento al decreto 93)
''Il decreto-legge n. 93 (art. 5, c. 1 e 7) taglia dall'FFO, a partire dal 2010, 467 milioni (taglio lineare del 6,78% a copertura dell'esenzione dell'ICI per le prime case) piu' 16 milioni per ciascuno degli anni 2008-2009-2010.''
Trovate un'ulteriore spiegazione della legge qui. Notate che nella Legge 126 si parla di un taglio lineare di 6.85% e non di 6.78% come nel decreto. Fonte: Andrea Bottino, in una mail a Massimo Ancona.
- Legge 2 agosto 2008, n. 129 (ex decreto legge 97, 113 - noto come decreto milleproroghe -, 114)
Breve spiegazione (di parte: estratta da un documento del PD; fa riferimento al decreto 113)
''Il decreto-legge n. 113 (art. 13) recupera somme stanziate dal Governo Prodi (40-80 milioni di euro stanziati per gli anni 2008 e 2009) per l'assunzione di nuovi ricercatori universitari (fuori dal blocco del turn-over?), rinunciando a varare le nuove regole concorsuali piu' celeri, trasparenti e allineate agli standard internazionali cui il governo precedente aveva condizionato l'uso del finanziamento. Occorre ricordare che il regolamento Mussi con le nuove regole concorsuali e' stato bloccato in extremis dalla Corte dei Conti nel marzo scorso, quando aveva quasi terminato il suo iter. Se e' comunque positivo che queste risorse per assumere giovani non siano perdute, la rinuncia ad ogni intervento per migliorare la qualita' del reclutamento e' un segnale negativo per il miglior funzionamento delle universita' e per contrastare l'immagine molto negativa diffusa nell'opinione pubblica in tema di concorsi universitari. Il decreto-legge n. 113 (art. 12) proroga anche di qualche mese la norma del Governo Prodi volta a permettere concorsi a professore nelle more dell'applicazione (assai difficile, invero) della Legge Moratti 230/05. Provvede pero', contestualmente, a ridurre da due a una le idoneita' che e' possibile assegnare in ciascun concorso, salvo emendamenti governativi di cui si sente parlare. Il problema di una o due idoneita' e' tecnico ma molto sentito. In linea generale il ritorno ad una sola idoneita' dovrebbe garantire maggiore serieta' concorsuale evitando meccanismi di scambio. In pratica, pero', l'attuale sistema tende a bloccarsi con una sola idoneita' per cui nel mondo accademico e' abbastanza ampia, anche se espressa sottovoce e con qualche imbarazzo, la richiesta di lasciare le due idoneita' come il Parlamento voto' a larghissima maggioranza nel gennaio scorso.
Il decreto-legge n. 113 (art. 14) interviene sull'Agenzia nazionale indipendente di valutazione (ANVUR) introdotta dal Governo Prodi e il cui iter di approvazione e' definitivamente terminato prima delle elezioni. L'effettiva operativita' dell'ANVUR viene rinviata a data da destinarsi e, di conseguenza, sono ripristinati funzionalita' e finanziamenti degli attuali comitati ministeriali di valutazione (CNVSU e CIVR). Se si accetta il rinvio dell'ANVUR, e' corretto far funzionare ancora CNVSU e CIVR, che peraltro hanno ben meritato e il cui lavoro sarebbe stato appunto raccolto dall'ANVUR, come e' esplicitamente previsto dal suo regolamento.''
- Legge 6 agosto 2008, n. 133 (ex decreto-legge 112)
Breve spiegazione (di parte: estratta da un documento del PD; fa riferimento al decreto 112)
''Il decreto-legge n. 112 (art. 66) blocca il turn-over (assunzioni non superiori al 20% dei pensionamenti) ma, invece che lasciare agli atenei i relativi ''risparmi'' come imporrebbe il regime budgetario, taglia in modo corrispondente l'FFO con valori crescenti a partire da 63,5 milioni di taglio nel 2009 fino a 455 milioni di taglio nel 2013.
Il decreto-legge n. 112 (art. 69) interviene sulle progressioni stipendiali di carriera dei professori e ricercatori universitari (ma anche di magistrati, etc.). Dopo una prima stesura in cui il taglio stipendiale era stabile e pesante (aumenti ogni tre anni e non piu' ogni due anni), un emendamento del Governo ha riportato la norma ad una versione una tantum, cioe' la sospensione degli aumenti per 12 mesi, norma che fu gia' utilizzata nel passato in occasione di crisi finanziarie statali. I ''risparmi'' delle universita' cosi' ottenuti non rimangono pero' nei loro bilanci come imporrebbe il regime budgetario ma devono essere restituiti allo Stato (cioe' diminuiscono l'FFO). Non e' stato nemmeno previsto, come richiesto da alcune universita', che questi risparmi rimanessero nelle casse degli atenei e fossero obbligatoriamente destinate a premiare economicamente i migliori docenti.
Il decreto-legge n. 112 (art. 16) opera anche la piu' importate delle riforme ordinamentali. Permette cioe' alle universita' pubbliche di trasformarsi, per voto a maggioranza dei suoi organi accademici, in fondazioni di diritto privato. La ragione accampata e' quella di una molto maggiore autonomia di cui cosi' le universita' godrebbero. Non e' cosi'. La legge vigente (Legge Ruberti, 168/1989) da' alle attuali universita' margini di autonomia (bilanci civilistici, norme contabili flessibili, accettazione di donazioni, etc.) altrettanto ampi di quelli stabiliti per le universita'-fondazioni, anzi, paradossalmente, ancora piu' ampi. Infatti la norma del decreto-legge prevede che gli statuti delle nuove universita'-fondazioni debbano essere approvati dai ministri dell'istruzione e dell'economia (sic!), mentre la legge Ruberti prevede che gli statuti delle universita' pubbliche debbano essere approvati dai propri organi accademici e il ministro dell'universita' ha solo il potere di chiederne, per una volta, il riesame. L'impianto centralistico e' evidente anche dal fatto che il comma 14 dell'art. 16 prevede che tutte le norme attualmente vigenti per le universita' continuino a valere anche per le universita'-fondazioni, quasi che la riforma consista in una mera modifica della natura giuridica degli enti e non intervenga sui veri nodi del funzionamento delle universita'. La defiscalizzazione delle donazioni alle universita'-fondazioni costituisce poi un incentivo ''ideologico'' indebito (secondo i principi liberali) alla trasformazione delle universita' in fondazioni, perche' questa defiscalizzazione, chiesta da anni, dovrebbe essere prevista per tutte le universita'.''
- Le risorse dell'Universita' (Fonte: MIUR)
- Il libro verde sulla spesa pubblica (Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze)
- Il libro verde sulla spesa pubblica: spendere meglio, alcune prime indicazioni, Roma, 6 settembre 2007
Ci interessano in particolare le pagine da 58 a 66 (un'analisi della Universita' italiana, dei pro, dei contro, e delle misure da intraprendere per correggerne le storture); le pagine 96 e 97 (un confronto degli impiegati a tempo indeterminato e determinato nei vari settori del pubblico impiego, universita' inclusa); le pagine 136-137 ('' e' stato previsto un piano straordinario di assunzione di ricercatori universitari con un finanziamento pari a 20 milioni di euro per l'anno 2007, a 40 milioni di euro per l'anno 2008 ed a 80 milioni di euro a decorrere dallanno 2009 (art. 1, commi 648 e 650 l.f. 2007). Si ricorda comunque che le universita' non sono soggette al blocco delle assunzioni.'' e stanziamento per stabilizzazioni).
- Dati da OECD (Org. for Economic Coop. and Development, ital. OCSE)
- ''Education at a glance - 2008'': Rapporto OECD sul sistema scolastico e universitario 2008; contiene varie statistiche (relative al 2005 o talvolta al 2006).
Il rapporto e' descritto qui ed e' scaricabile qui oppure qui .
Dal rapporto si possono attingere alcune interessanti tabelle e altri documenti tra cui:
- Dall'OECD FactBook, alcune pagine selezionate:
- Dall'OECD FactBook, alcune tabelle excel selezionate:
- Dall'OECD, alcuni grafici in versione jpg:
- Dall'OECD, altro materiale interessante:
- Dati da Eurostat
(GDP = Gross Domestic Product == PIL; home Eurostat qui)
- Altre fonti di dati utili per fare statistiche
- Graduatorie universita'
- Quanto spende, quanto guadagna...
- Studi delle disposizioni di legge che interessano gli Atenei
- Slide che spiegano la legge e le sue conseguenze
- Slide sul decreto 180 di Lavinia Egidi, Universita' del Piemonte Orientale, pdf (copia locale qui )
- Slide ''DisInforma'' dell'Universita' di Genova (disponibili in fondo alla pagina linkata)
- Slide dell'Universita' del Piemonte Orientale, pdf
- Universita' degli Studi di Milano, pdf
- Slide del Politecnico di Milano, pdf
- Slide del Politecnico di Milano, ppt
- Slide dell'Universita' di Pisa, ppt
- Slide dell'Universita' di Torino, pdf
- Slide di Ingegneria, Padova, pdf
- Slide dell'Universita' di Salerno, pdf
- Slide di provenienza ignota, girate al DIFI, Genova, ppt
- Interventi (di oggi e di ieri), mozioni, dichiarazioni di contrarieta'
- Sulla fuga dei cervelli e' il momento di cambiare , di Renato Dulbecco, 19 novembre 2008.
- Il discorso di Piero Calamandrei. (1950) Introduzione di Salvatore Borsellino.
- Discorso inaugurale del Magnifico Rettore Giulio Ballio del Politecnico di Milano, 3 novembre 2008.
- Lettera del Ministro Gelmini per giustificare la sua assenza all'inaugurazione dell'a.a. del Politecnico di Milano, novembre 2008. Fonte: email privata, DA VERIFICARE!
- Lettera del Magnifico Rettore del Politecnico di Milano, 27 ottobre 2008.
- Assemblea Docenti Universita' di Genova, 23 ottobre 2008.
- Dichiarazione di contrarieta' rispetto ai provvedimenti legislativi e governativi, Universita' di Pisa (in italiano: qui ).
- Dichiarazione di contrarieta' di P. Tortora ed altri, Universita' di Milano, 15 settembre 2008 (pubblicata su www.ilsole24ore.com)
- Articolo di Guido Barbugiani, apparso su ''Il sole 24 Ore'' (29.9.08, p. 47) Fonte: Mauro Palumbo
Dipartimento di Scienze Antropologiche, Genova
- Cosa possiamo fare?
- Stampa italiana
- Stampa estera
- Situations vacant, Editorial, Nature 456, 142 (13 November 2008) | doi:10.1038/456142a; Published online 12 November 2008
(versione in italiano e commenti)
- Cut-throat savings, apparso su Nature il 15 ottobre 2008 (versione in italiano)
- Schools out, apparso su The Economist il 16 ottobre 2008
- Berlusconi School Plan Adds Uniform, Subtracts 50,000 Teachers, apparso su Bloomberg.com il 3 ottobre 2008 (interessante la parte: ''Poorer schools'')
- Shock to the system, apparso su The Guardian il 21 ottobre 2008
- The scientific impact of nations, apparso su Nature 430, 311-316 (15 July 2004) | doi:10.1038/430311a (link all'articolo a pagamento qui ; un'altra copia online, free, qui e slide qui )
- Ulteriori informazioni sulla difesa dell'Universita' e della Scuola Pubblica
- Come e perche' nasce questa pagina: Alcuni docenti del Dipartimento di Informatica e Scienze dell'Informazione (DISI) dell'Universita' degli Studi di Genova hanno cercato di reperire informazioni corrette e di cui fosse certificabile la fonte sulle manovre del governo mirate a smantellare l'Universita' pubblica. Lo scopo e' permettere a chiunque di elaborare, con cognizione di causa, le proprie conclusioni sulla Legge 133 e sulle sue conseguenze. I docenti che hanno maggiormente contribuito alla raccolta ed organizzazione del materiale sono Davide Ancona, Massimo Ancona, Maura Cerioli, Giuseppe Ciaccio, Viviana Mascardi, con il contributo di molte altre persone che hanno segnalato materiale utile. Nonostante i nostri sforzi, questa pagina puo' contenere errori ed imprecisioni. Vi preghiamo di segnalarli all'indirizzo email: mascardi@disi.unige.it
- Copie locali del materiale: Esiste una copia locale di ogni (spero...) pagina linkata: se qualche link risulta spezzato, segnalatelo a mascardi@disi.unige.it. La copia delle pagine si trova qui.